Olimpiadi di Messico 1968, protesta dei velocisti Tommie Smith e John Carlos con guanti neri. Sul podio dei 200 metri Tommie “Jet” Smith, primo uomo a scendere sotto i 20” (19”83) e John Carlos hanno alzato il pugno guantato di nero per lanciare un messaggio di protesta contro la discriminazione e il razzismo, diventato uno dei gesti più simbolici della storia.
Protesta dei guanti neri alzati, Olimpiadi di Messico 1968
La foto è del 16 ottobre del 1968, ovvero oltre cinquant’anni fa: il podio dei 200 metri dell’olimpiade di Città del Messico. I due attori protagonisti della vicenda, la medaglia d’oro Tommie Smith e quella di bronzo John Carlos, e un “non protagonista”, definizione sua, l’argento Peter Norman.
I guanti neri degli americani come simbolo di protesta contro il razzismo imperante nel loro Paese. Il distintivo di solidarietà su cui c’era scritto “Progetto Olimpico di difesa dei diritti umani” che l’australiano indossò dopo esserselo procurato grazie al canottiere statunitense Paul Hoffman.
Una vicenda famosa che è sempre capace di farci riflettere, pure oltre cinquant’anni dopo, in tempi in cui il razzismo è una bestia tutt’altro che battuta.