Era il lontano 2 agosto 1995 quando Microsoft presentò al mondo Windows 95, sistema operativo destinato a cambiare il settore dei personal computer. Nome in codice Chicago, Windows 95 ha unificato MS-DOS e Windows, con numerose novità rispetto alle versioni Windows 3.0 e 3.1.
Con Windows 95 è avvenuta la transizione dall’architettura a 16-bit verso i 32-bit. In contemporanea vi è stata l’introduzione di novità che ancora oggi sono simboli della piattaforma del colosso di Redmond. Ad esempio, sia il tasto che il menu Start, come l’icona del cestino sono ancora oggi elementi fondamentali dell’interfaccia grafica. A livello di applicativi, invece, impossibile non ricordare Solitario e Paint.
Si è anche contraddistinto per il suo essere un sistema capace di supportare periferiche Plug&Play, applicativi multitasking e nomi dei file particolarmente lunghi, grazie al file system FAT32.
I requisiti minimi di Windows 95 consentivano di installarlo su PC con processore 386DX, 4 MB di RAM e 50 MB di spazio su hard disk. Invece, tra i requisiti consigliati per non avere problemi vi era quello di adottare un processore 486 abbinato a 8 MB di memoria RAM.
Come installare Windows 95 sui dispositivi odierni
Nel 1995, il sistema operativo Windows 95 veniva commercializzato in ben 13 floppy disk da 3,5 pollici e in un secondo momento anche su CD-ROM. Oggi, però, è possibile installare Windows 95 su computer moderni con le ultime versioni di Windows, macOS e Linux grazie alla virtualizzazione.
Il framework Electron, sviluppato da GitHub, ha come basi Chromium e Node.js con cui è possibile far rivivere questo sistema operativo creato ben 25 anni fa. Per maggiori informazioni sull’installazione consigliamo di visitare la pagina dedicata su GitHub in cui sono presenti tutti i dettagli.