Il Bonus asilo nido da 1000 euro è attivo e lo puoi richiedere dalle 10 di oggi – lunedì 28 gennaio. Si tratta del Bonus asilo nido 2019, il contributo economico erogato ai genitori di bambini come sostegno per la frequenza degli asili nidi in Italia.
È previsto dalla legge di bilancio 2019, nella quale è stato reso ufficiale la proroga dell’agevolazione per il 2019. E l’importo è anche aumentato rispetto all’anno scorso.
Bonus asilo nido Inps da 1000 euro, come richiederlo e quando scade
Ma come si richiede questo Bonus asilo nido 2019? Ce lo spiega direttamente Inps: «Per la presentazione della domanda – è scritto – il richiedente il contributo asilo nido dovrà allegare la documentazione comprovante il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il beneficio oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione».
Chi può richiedere il bonus asilo nido 2019
Ecco nel dettaglio chi può richiedere il Bonus come fare la domanda.
La legge prevede che ai figli nati dal 1° gennaio 2016 spetta un contributo di massimo 1.000 euro, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati. Ma anche di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
La misura è stata prorogata per il triennio 2019-2021. Significa che ha validità per questi tre anni.
Va detto che per quest’anno, la cifra prevista arriva a massimo 1.500 euro, rispetto ai precedenti mille euro previsti.
Come precisato dalla stessa Inps, l’art.1, comma 488, della legge n. 145 del 30 dicembre 2018 ha elevato l’importo del buono a 1500 euro su base annua per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.
E questo significa che l’importo passa dagli attuali 90 euro a 125 euro al mese.
Bonus asilo nido 2019: come viene pagato
La cifra del bonus viene erogata con cadenza mensile, per 11 mensilità. L’importo massimo erogato al mese, dunque, è di 136,37 euro. Va ricordato che il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato, in possesso di questi requisiti:
– cittadinanza italiana;
– cittadinanza UE;
– permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
– carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea; (art. 10, decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30);
– carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea (art. 17, d.lgs. 30/2007);
– status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
– residenza in Italia;
– relativamente al contributo asilo nido, il richiedente è il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta;
– relativamente al contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve coabitare con il figlio e avere dimora abituale nello stesso comune.
La domanda può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.
Ma si può fare la domanda anche tramite contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile. Oppure presso enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Per la presentazione della domanda, il richiedente il contributo asilo nido dovrà allegare la documentazione comprovante il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il beneficio oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione.
Per i bambini di età inferiore ai tre anni impossibilitati a frequentare gli asili nido, per la presentazione della domanda, il richiedente dovrà allegare l’attestazione, rilasciata dal pediatra di libera scelta, che attesti l’impossibilità del bambino di frequentare l’asilo nido per l’intero anno solare di riferimento, a causa di una grave patologia cronica.