Banconota da 500 euro addio. Da poche ore, 17 delle 19 banche centrali dei paesi Europei hanno annunciato di averne interrotto l’emissione. Anche la produzione è stata fermata.
La scelta segue la linea dettata dalla Banca centrale europea, che circa una settimana fa sul suo sito, aveva spiegato questa decisione di dire addio alle banconote da 500 euro: «per assicurare un agevole passaggio e per motivi logistici, la Banca centrale tedesca e quella austriaca continueranno a emettere queste banconote per altri tre mesi, fino al 26 aprile incluso».
Banconota da 500 euro addio: cosa cambia
Va detto che le banconote da 500 euro in circolazione continueranno ad avere “corso legale e potranno essere scambiate dalle Banche centrali europee in qualsiasi momento”. Quindi se ne avete a disposizione, nessuna paura.
Ritiro banconote da 500 euro: perché
I motivi alla base di questa scelta sono stati spiegati più volte. La banconota da 500 euro ha uno scarso utilizzo nella vita quotidiana. Mentre è la preferita dalle organizzazioni criminali. Nel narcotraffico, ad esempio, è la banconota privilegiata. Visto il valore, una valigetta contenente banconote da 500 euro è molto più “pesante” rispetto a qualsiasi altro taglio al mondo. Per questo agevola gli scambi di grossa quantità di denaro in nero.
All’inizio del 2019 erano in circolazione 521.630.046 banconote da 500 euro per un valore di 260.815.023.000 euro. Questa cifra andrà via via diminuendo.
Secondo Forbers che «già nel 2013 la britannica Serious Organized Crime Agency (Soca), che gestisce i mandati internazionali d’arresto, aveva segnalato che il 90% delle banconote da 500 euro in circolazione sarebbe stato detenuto dalla criminalità organizzata o da evasori. Verosimilmente per spostare denaro o riciclarlo con facilità».
Adesso la decisione di interrompere questo flusso. Vedremo quali saranno gli effetti.