Quando si decide di acquistare uno smartphone, i benchmark possono rappresentare un valido alleato, seppur da prendere con le pinze. Infatti, alcune aziende, come Oppo, hanno indotto i propri dispositivi a ottenere punteggi sovrastimati quando viene avviata un’app di benchmark.
L’analisi è stata realizzata con gli smartphone Find X e F7 di Oppo, mentre la piattaforma principale di test era 3DMark.
A questo punto, una volta avviata l’applicazione, i dispositivi si accorgono di eseguire un’app di benchmark e utilizzano tutte le risorse hardware al massimo della potenza. Così facendo, ottengono un punteggio più alto di quello che otterrebbero in condizioni standard.
Benchmark non sono più affidabili?
3DMark ha verificato che alcuni dispositivi Oppo effettuano questo riconoscimento dell’applicazione. In particolar modo, Oppo Find X e Oppo Find F7 fanno registrare due diversi risultati in base all’app utilizzata. Nel caso in cui si tratti di app pubblica di 3DMark, i punteggi sono da record. Con la versione privata, non nota ad Oppo, i valori si abbassano drasticamente.
Seppur i test siano i medesimi, i punteggi ottenuti con l’app pubblica sono più alti del 41%, come riportato nell’immagine qui sotto.
Il team di 3DMark, di fronte a questi risultati, ha coinvolto la stessa Oppo che ha ammesso il comportamento dei dispositivi, con la seguente risposta ufficiale:
Quando rileviamo che l’utente sta eseguendo app come giochi o benchmark 3D che necessitano di alte performance, consentiamo al SoC di funzionare a piena velocità per un’esperienza ottimale. Per le app sconosciute, il sistema adotterà la strategia di ottimizzazione della potenza predefinita. Dopo che l’utente non ha attivamente operato per 5-10 secondi, il dispositivo limita le prestazioni del sistema al 70/80% delle massime prestazioni (in base alle diverse piattaforme). Quando c’è un’operazione dell’utente, ciò annulla immediatamente il limite di prestazioni, per garantire che l’esperienza dell’utente non ne sia influenzata.
Il processore, quindi, è autorizzato a funzionare alla massima potenza, rimuovendo qualsiasi limite che interverrebbe dopo 5/10 secondi che l’utente non interagisce con il dispositivo.
La decisione immediata di 3DMark è stata quella di rimuovere dalla lista di smartphone testati Oppo Find X e Oppo F7. Secondo il regolamento dell’app, i produttori non possono adattare le performance del dispositivo in base all’app in utilizzo.
Ricordiamo, infine, che anche altri produttori come Huawei e Honor hanno fatto registrare un fenomeno simile, mentre gli smartphone Nokia, Xiaomi, OnePlus e Samsung non riconoscono la differenza tra test pubblico e privato di 3DMark.