Il direttore Mario Calabresi lascia la guida del quotidiano La Repubblica. Lo annuncia egli stesso su twitter: «Dopo tre anni finisce la mia direzione di Repubblica. Lo hanno deciso gli editori. Ho l’orgoglio di lasciare un giornale che ha ritrovato un’identità e ha un’idea chiara del mondo. I lettori lo hanno capito, la discesa delle copie si è dimezzata: era al 14 ora è sotto il 7» ha scritto lo stesso Calabresi.
Chi è Mario Calabresi
Mario Calabresi è figlio del commissario Luigi Calabresi, assassinato nel 1972 (quando Mario aveva solo due anni e la madre era incinta di suo fratello), s’iscrive al corso di laurea in Giurisprudenza e poi a quello in Storia presso l’Università Statale di Milano. In seguito frequenta l’Istituto per la formazione al giornalismo «Carlo de Martino» di Milano.
È sposato con Caterina Ginzburg, nipote di Natalia Ginzburg, e ha due figlie gemelle.
Nel 1998 è all’ANSA come cronista parlamentare, nel 1999 passa a la Repubblica, nella redazione politica. Successivamente è alla redazione romana de La Stampa,[2] per la quale, da inviato speciale, racconta gli attentati dell’11 settembre 2001. Nel 2002 torna a la Repubblica, come caporedattore centrale vicario, e dal 2007 è corrispondente per il giornale da New York, da dove racconta le elezioni presidenziali statunitensi del 2008.
Nel 2007 pubblica Spingendo la notte più in là, libro dedicato alle vittime del terrorismo (dal quale è stato tratto uno spettacolo teatrale interpretato da Luca Zingaretti).
La direzione dei quotidiani nazionali
Mario Calabresi con l’ex Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, nel 2009
Il 22 aprile 2009, a 39 anni, è nominato direttore de La Stampa in sostituzione di Giulio Anselmi.
Dal 6 giugno 2011 ha condotto in prima serata su Rai 3 Hotel Patria.
Il 31 dicembre 2015 lascia la direzione de La Stampa per sostituire Ezio Mauro alla direzione de la Repubblica dal 15 gennaio 2016. Oggi, 5 febbario, il suo addio a Repubblica