Per ora è solo un’idea del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Ma presto potrebbe essere realtà. Per il bollo auto 2019 potrebbe cambiare tutto. In sostanza il prezzo della tassa di proprietà dell’automobile potrebbe variare in base a quanto inquini. Ergo: più inquini più paghi. La notizia è arrivata in occasione dell’incontro per il piano di miglioramento dell’aria di Roma, qualche giorno fa. A gennaio 2019 partirà il blocco dei diesel Euro 3 nella capitale, proprio come già avvenuto in altre località del nord.
Bollo auto 2019: le ipotesi al vaglio
Al momento si tratta di un annuncio, più che di una proposta vera e proprio. E per questo è doveroso aspettare che il Governo fornisca maggiori dettagli. Ma secondo l’idea di Costa, il nuovo principio sul bollo auto 2019 dovrebbe essere basato sul consumo di carburante: più consumi più inquini, quindi più paghi. Ma un’altra ipotesi riguarda il valore di produzione di Co2 stimato sul libretto di circolazione della vettura (quindi quanto è inquinante la vettura). Va detto che affinché il provvedimento sul bollo auto 2019 possa essere una vera direttiva, Costa dovrà coordinarsi con il Ministro dei Trasporti Toninelli, per aggiornare così le tasse automobilistiche.
Giova ricordare che nelle ultime settimane, sempre Costa, ha proposto l’introduzione di nuovi incentivi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti e vecchi. Una soluzione che potrebbe favorire il processo di rinnovamento del parco auto degli italiani, che a pensarci bene è uno tra i più vecchi d’Europa. Sempre in attesa di una vera riforma che possa incentivare l’utilizzo di auto elettriche. Che poi è il vero obiettivo a cui si deve puntare per mandare in pensione le energie fossili e puntare sulle rinnovabili.