Il Tar conferma il ‘modem libero‘. E boccia, così, il ricorso di Tim. La società aveva presentato l’istanza contro la delibera con la quale, durante l’estate scorsa, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha stabilito il diritto degli utenti «di scegliere liberamente i terminali di accesso ad Internet da postazione fissa», fissando specifici obblighi sugli operatori «finalizzati a garantire scelte consapevoli e informate da parte dei consumatori finali».
La sentenza del Tar sul “modem libero“
Oggi, come detto, è arrivato il verdetto del Tar. L’ordinanza odierna respinge la richiesta di sospensione cautelare del provvedimento dell’Agcom, ed è già fissata al prossimo ottobre 2019 l’udienza di discussione del ricorso nel merito.
Ma cosa dice la delibera dell’Agcom tanto contestata da alcuni operatori? In sostanza tutela il diritto degli utenti di scegliere liberamente i terminali di accesso ad Internet da postazione fissa, E al contempo fissa specifici obblighi sugli operatori, finalizzati a garantire scelte consapevoli e informate da parte dei consumatori finali.
Cosa succede adesso
Cosa succederà adesso? Con la sentenza del Tar la delibera entra in vigore. Ma va detto che a dicembre inizierà la discussione degli altri due ricorsi presentati, ovvero quelli di Vodafone e Fastweb. In questo caso i due operatori chiedono l’annullamento totale della delibera stessa. E la battaglia sembra veramente molto accesa.
Gli operatori sostengono che con i loro modem è preservata la sicurezza del servizio offerto. Ma a quanto pare la tesi non regge granché. Del resto, in altri Paesi europei il “modem libero” è già in vigore da tempo. E gli operatori sono spesso uguali a quelli che lottano per non renderlo libero in Italia.