Dal 2019 gli utenti Netflix potrebbero ritrovarsi una rimodulazione di prezzo per il proprio piano tariffario.
La ragione che spingerebbe la piattaforma di streaming a ritoccare il costo dell’abbonamento parte dall’UE che prevede la possibilità di operare nel mercato europeo a tassazione agevolata, a patto di realizzare una certa quota di serie tv e film originali in Europa. Almeno il 30% del catalogo.
L’ipotesi dell’aggiunta di un quarto piano tariffario ai tre già presenti, per far fronte alle direttive europee, è già scartata da tempo. La bozza della normativa terminerà il suo iter legislativo proprio a dicembre 2018.
Se le direttive non verranno accolte (il veto vale anche per Amazon Prime) i costi di produzione aumenteranno costringendo l’azienda americana a ritoccare verso l’alto il canone delle proprie offerte.
Per il momento e fino a nuovo ordine, l’abbonamento base a Netflix per un dispositivo in SD è di 7,99 euro; quello che permette l’acceso a contenuti in Full HD, da due dispositivi contemporaneamente, è di 10,99 euro; e la fruizione da quattro diversi dispositivi connessi contemporaneamente, in qualità 4k+HDR, è di 13,99 euro.
Infine, ricordiamo che alla lunga Netflix potrebbe creare dipendenza, come accertato da un recente studio.