Non tutti sanno che in alcuni casi la disdetta canone Rai è possibile, anche se la procedura ha un iter ben preciso da seguire. Ma cosa occorre fare per disdire il canone Rai e come non pagare questa tassa? E per richiedere l’esenzione, quali moduli occorre compilare?
Innanzitutto, oggi il canone Rai non si paga più in un’unica soluzione ma viene direttamente rateizzato nella bolletta della luce. Per l’anno in corso, il canone Rai 2019 è stato fissato dalla Legge Stabilità del 2018 e l’importo è di 90 euro. Negli ultimi anni l’importo del canone RAI è già sceso da 113,50 euro a 100.
In passato, l’imposta dovuta allo Stato veniva per lo più evasa. Al contrario, negli ultimi anni, inserendola nella fattura dell’energia elettrica, tutti devono obbligatoriamente pagare ogni mese una mini rata da 9 euro (per 10 mesi) (ossia 18 euro a bimestre in bolletta). Tutto ciò ha ridotto l’evasione fiscale quasi pari a zero.
Ma è in qualche modo possibile non pagare il canone Rai? Questa guida completa ti spiegherà tutto ciò che non sai su questa imposta, da sempre odiata e contestata e da alcuni definita incostituzionale. Parleremo anche di esenzioni (per casi specifici), di agevolazioni sul canone Rai e anche di cosa si rischia non pagandolo.
Indice
Dunque, chi ha diritto a non pagare il canone Rai? Domanda molto frequente, soprattutto in tempo di crisi. Ci riferiamo alla possibilità di non ricevere la rata del canone Rai nella fattura dei vari fornitori di energia elettrica: Enel, Eni, Sorgenia, Edison e ACEA, solo per citarne alcuni.
L’esenzione del canone Rai può essere richiesta in questi casi:
Non esistono altre eccezioni o procedure legali per non pagare il canone Rai, che in quanto imposta dovuta dal contribuente allo Stato, deve essere pagata interamente. In passato, era possibile fare disdetta del canone Rai per suggellare i dispostivi televisivi ma da qualche anno la procedura è stato abolita.
E se non si paga il canone Rai che succede? In questo caso l’Agenzia delle Entrate richiede il recupero del credito dovuto e si incorre in sanzioni con il rischio di subire procedimenti penali poiché si perpetra il reato di evasione fiscale ai danni dello Stato.
E se si utilizza Raiplay per vedere la Rai in streaming online e offline? Registrandosi al servizio internet Raiplay, che consente la fruizione dei contenuti tramite PC o Mac, tablet, smartphone, l’accesso ai contenuti è gratuito e non occorre pagare il canone Rai. Sono escluse le Smart tv che seppur connesse a internet sono dotate di sintonizzatore TV.
Ma cosa occorre fare se realmente non si possiede un televisore o se si è in possesso dei requisiti per l’esenzione? Per disdire il canone Rai e non pagare l’imposta dovuta in bolletta occorre compilare un modulo di autocertificazione disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate con il quale si dichiara di non possedere un televisore o di essere titolare di uno dei requisiti (o più di uno) elencati precedentemente.
Al tempo stesso esiste il modulo per fare richiesta del rimborso del canone di abbonamento alla televisione pagato nelle fatture precedenti dell’energia elettrica.
Esiste una scadenza per inviare il modulo disdetta Canone Rai? La risposta è si e la richiesta deve essere inviata via posta, entro il 20 dicembre di ogni anno, ed entro il 31 gennaio in tutti gli altri casi.
È possibile scaricare il modulo di autocertificazione per l’esenzione del canone Rai in pdf sul portale internt dell’Agenzia delle Entrate attraverso questo link.
Il modulo presenta al suo interno tutte le casistiche elencate in precedenza:
Si tratta di un modulo di 3 pagine. Le ultime due devono essere accuratamente compilate partendo dalla sezione ”Dati generali
” e proseguendo con le altre due parti:A questo punto, dove va inviato il modulo per disdire il canone Rai non dovuto?
È possibile rivolgersi ai CAF abilitati al servizio o a professionisti del settore, direttamente tramite i servizi online dell’Agenzia dell’Entrate e via mail all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it, con firma digitale, entro il 31 gennaio dell’anno in cui è dovuto il pagamento.
Per chi desidera utilizzare la modalità di invio cartacea tramite poste, il modulo deve essere inviato via raccomandata, senza busta, all’indirizzo:
Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 –10121 Torino.
Come sempre in questi casi fa fede la data relativa al timbro postale e non quella di ricezione. La dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo ha validità solo per l’anno in corso. Quindi, occorre inviare la richiesta di disdetta del canone Rai ogni anno, altrimenti il pagamento in bolletta del canone Rai scatta in automatico per l’anno successivo.
L’Agenzia delle Entrate ricorda che è meglio non attendere il 31 gennaio. Infatti, se si vuol evitare l’addebito della prima rata del canone Rai in bolletta di una rata nel primo mese dell’anno è preferibile presentare la dichiarazione entro il 20 dicembre in forma cartacea o la fine di dicembre per via telematica. Tutto questo per non incorrere in eventuali addebiti non dovuti, che potranno comunque essere recuperati facendone richiesta.
Nel caso in cui si dovesse presentare la dichiarazione per disdire il canone Rai dopo il 31 gennaio
:In caso di decesso del titolare dell’abbonamento la disdetta del canone Rai è leggermente più complessa della precedente. In quest’ultimo caso, la disdetta deve essere inviata una sola volta.
Nel caso di eredità dell’abitazione o di residenza presso la stessa, invece di fare la disdetta per decesso, basterà soltanto richiedere la voltura del servizio di energia elettrica al proprio fornitore.
La disdetta canone Rai, come per i casi precedenti può essere richiesta anche online sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, accendendo a questa pagina.
Prima della richiesta va effettuata una registrazione sul portale Fisconline seguendo la procedura indicata. Al momento della registrazione verranno rilasciate 4 cifre che compongono la prima parte del PIN, mentre restanti 6 e la password di accesso saranno inviate entro 15 giorni al domicilio del richiedente.
Quando si è in possesso di tutti i dati necessari occorre eseguire il login al proprio account Fisconline e, sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, basterà compilare il modulo di disdetta del canone Rai.
Se ci fossero dubbi o casi particolari di disdetta del canone Rai è possibile mettersi in contatto direttamente con la Rai accedendo a questa pagina dedicata. Una volta inseriti i dati personali richiesti, specificando il motivo della richiesta all’interno della finestra “Testo messaggio” e premendo sul tasto “Invia”, occorrerà attendere alcuni giorni una risposta, che avverrà sempre per email, da parte della Rai.
Invece, per contattare la Rai telefonicamente e richiedere informazioni sul canone è necessario chiamare il numero verde 800 93 83 62 dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle ore 21. Dall’estero occorre chiamare il numero a pagamento +39 06 87408198.
In ultimo, la Rai, attraverso piattaforma online “Pronto la Rai”, accessibile di servizi telematici dell’Agenzia dell’Entrate, permette di prenotare un appuntamento telefonico indicando l’ora e il giorno in cui si è disponibili a essere contattati.
E se non si paga il canone Rai che succede? In questo caso la multa per mancato pagamento dell’imposta dovuto varia da 200 a 600 euro più penali.
Questo potrebbe avvenire se si paga la fattura dell’energia elettrica con bollettino in bianco dimenticando di inserire la quota relativa alla rata del canone Rai. È obbligo della società elettrica, in questi casi, segnalare all’Agenzia delle Entrate il mancato pagamento.
In caso di autocertificazione falsa di non possesso del televisore, scatta la sanzione penale che prevede due anni di carcere. In tutte le situazioni elencate non è previsto il recupero dei canoni Rai precedenti poiché il valore retroattivo non può essere accertato.
Ricordiamo che l’imposta è unica e non varia in base al numero di apparecchi posseduti. Se per errore si dovessero ricevere rate del canone Rai in più bollette relative ad abitazioni secondarie, intestate allo stesso titolare dell’abitazione principale, si ha diritto a richiedere il rimborso.
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