La tecnologia e la musica classica si incontrano. L’intelligenza artificiale di Huawei Mate 20 Pro, in collaborazione con il musicista Lucas Cantor, ha portato a termine la Sinfonia Incompiuta di Schubert, considerata di fatto l’archetipo della “Sinfonia Incompiuta”.
Dopo 197 anni, nonostante i numerosi tentativi di musicisti e compositori, la storia della Sinfonia Incompiuta resta uno dei più intriganti e affascinanti misteri della musica di tutti i tempi. Huawei è riuscita a farla rivivere in un concerto della English Session Orchestra alla Cadogan Hall di Londra.
Spingere i limiti dell’innovazione è uno dei più importanti obiettivi di Huawei. Andare oltre ed esplorare l’ambito della musica classica rappresenta ancor più una sfida per la tecnologia. Grazie alla combinazione tra Intelligenza Artificiale (IA) e creatività umana, Huawei ha contribuito a realizzare una vera e propria impresa: completare gli ultimi due movimenti della Sinfonia N.8 di Schubert, conosciuta come “The Unfinished Symphony”.
L’inedita versione della Sinfonia Incompiuta firmwata Huawei ha impiegato un modello di Intelligenza Artificiale che beneficia della potenza di elaborazione della doppia NPU del Huawei Mate 20 Pro. In particolar modo, l’AI ha analizzato timbro, tono e mtro del primo e secondo movimento. Così facendo, è stato possibile generare la melodia per il terzo e quarto movimento mancanti.
Huawei e il compositore Lucas Cantor, vincitore degli Emmy, sono riusciti a creare una partitura orchestrale dalla melodia, rimasta assolutamente fedele allo stile e allo spirito dell’originale Sinfonia No. 8 di Schubert.
La Sinfonia Incompiuta è stata portata in vita durante una performance live tenutasi a Londra presso l’iconica Cadogan Hall. I 66 elementi della English Session Orchestra si sono esibiti di fronte ad una platea di oltre 500 ospiti, rappresentando per la prima volta la conclusione della celebre Sinfonia No. 8 di Schubert.
Tra gli ospiti illustri della serata a Londra vi era anche il compositore, direttore d’orchestra e pianista Giovanni Allevi.
Un software ha completato la Sinfonia No. 8 “Incompiuta” di Schubert: è l’inizio di una collaborazione musicale tra l’uomo e il computer, che va giudicata in vista di sviluppi futuri, come se fosse il primo volo dei fratelli Wright. È una avventura entusiasmante che va sostenuta e guardata con ottimismo e senza paura, perché fin quando l’uomo percepirà la propria anima come un mistero insondabile, a causa della sua natura metafisica ed inconoscibile, non potrà ad ogni modo infonderla ad una macchina. D’ora in poi, molta nuova musica sgorgherà dai circuiti di un microchip, ma fortunatamente il genio proviene da una scintilla divina: culliamoci nell’idea che assai difficilmente potrà mai essere riprodotto da un computer; o almeno, per molto tempo, sarà ancora così
Non è la prima volta che Huauwei utilizza l’intelligenza artificiale al fine di realizzare progetti innovativi e rivoluzionari
. Ricordiamo, ad esempio, l’IA impiegata per tradurre i canti delle megattere in una canzone d’amore e il progetto StorySign, attraverso cui Huawei è riuscita a migliorare la vita dei bambini sordi.Unire cultura e tecnologia è il modo ideale per guardare oltre, realizzando storie uniche ed inimitabili. La collaborazione attiva tra intelligenza artificiale e uomo sta dando risultati inimmaginabili e la Sinfonia Incompiuta di Schubert ne è un esempio.
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